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martedì 21 gennaio 2014

abbiamo perso un grande direttore d'orchestra

Bologna, 20 gennaio 2014 - Bologna piange la morte di Claudio Abbado. Bologna, la sua ultima casa: qui Claudio Abbado è morto circondato dalla famiglia, stamani poco prima delle nove. Bologna, sede della sua ultima creatura, l'Orchestra Mozart. Bologna, che proprio per lo stop all'attività della Mozart aveva capito che qualcosa non andava. Restano la sua memoria, il suo lavoro, la casa in Santo Stefano, l'immagine di un uomo arrivato sereno e attivissimo a 80 anni. A giugno ne avrebbe compiuti 81. La camera ardente verrà allestita in Santo Stefano domani, martedì, dalle14 a mezzanotte e mercoledì, dalle 8.30 a mezzanotte. La salma nella chiesa di San Vitale e Agricola.


La storia d’amore tra Claudio Abbado e la città di Bologna (al Sant’Orsola c’è un albero in suo onore) inizia nell’autunno del 2004, quando il direttore d’orchestra, dopo un anno passato tra i teatri di Ferrara e Reggio Emilia, decide di fondare l’Orchestra Mozart. La città lo accoglie come una ‘star’ internazionale della musica e dopo appena quattro anni gli attribuisce la cittadinanza onoraria (giunta Cofferati), a cui segue la sua scelta di trasferirsi definitivamente a Bologna, nella sua casa in zona Santo Stefano (foto). Ma Abbado è anche molto altro, non solo musica. Nella sua vita ha dimostrato di dedicare gran parte di sé all’impegno sociale, soprattutto in tema ambientale.


la sua casa

martedì 7 gennaio 2014

la ragazza con l'orecchino di perla

un occasione così non me la voglio perdere  ho deciso di prenotare la visita con guida...

LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA
Il mito della Golden Age
Da Vermeer a Rembrandt
Capolavori dl Mauritshuis

Bologna, Palazzo Fava
8 febbraio - 25 maggio 2014


Una mostra che ha i caratteri dell’eccezionalità e della irripetibilità. L’occasione è data dalla chiusura per restauri e un grande ampliamento di uno tra i musei mitici nel mondo, il Mauritshuis a L’Aia in Olanda. Scrigno di tanti capolavori che raccontano quella che è stata denominata la Golden Age, l’età dell’oro della pittura olandese nel corso del XVII secolo.
E raccolta soprattutto attorno ai nomi di Vermeer e Rembrandt. La chiusura del glorioso museo olandese ha indotto la direzione a costruire un selezionatissimo tour mondiale, con al centro il capolavoro tra i capolavori, La ragazza con l’orecchino di perla di Johannes Vermeer. Il quadro da tutti riconosciuto come il più famoso e il più ammirato dopo la Gioconda. Un quadro per il quale non occorre nemmeno nominare l’autore, poiché il suo titolo già dice tutto.

Così, dopo il 2012 e le mostre in Giappone a Tokyo e a Kobe, e il 2013 negli Stati Uniti (prima a San Francisco, poi Atlanta e infine New York), la sola data europea, nella prima parte del 2014, sarà a Bologna, a Palazzo Fava. Successivamente il quadro tornerà in Olanda, in tempo per la riapertura del Mauritshuis nel giugno dello stesso 2014. e da lì mai più si sposterà.

Occasione dunque unica e irripetibile per ammirare un quadro che è nella storia. E attorno a quell’opera, molti altri capolavori da Rembrandt a Hals, da Steen a Ter Borch e anche un secondo Vermeer. Tutto il grande Seicento olandese in un’unica mostra. In Italia. A Bologna. Promossa dalla Fondazione Carisbo, Museo nella Città e Linea d’ombra, con il main sponsor Segafredo Zanetti.
http://www.bolognawelcome.com/eventi/calendario-completo/params/Eventi_1384/ref/La%20ragazza%20con%20l%27orecchino%20di%20perla%20a%20Bologna